I rifiuti: urbani e speciali
In generale i rifiuti possono essere suddivisi in 2 diverse tipologie:
- Urbani: quelli che produciamo noi cittadini quotidianamente nelle nostre case
- Speciali: quelli prodotti dalle aziende e che necessitano di impianti dedicati per il loro trattamento e recupero (es. i rifiuti inerti, provenienti dalle demolizioni edilizie, i rifiuti chimici, etc.)
In Trentino si producono ogni anno circa 1.145.977 tonnellate di rifiuti speciali e 269.727 tonnellate di rifiuti urbani (dati 2022).
Nonostante i rifiuti urbani siano solo un quinto del totale dei rifiuti prodotti, sono quelli che interessano tutti i cittadini e dunque quelli che tutti noi possiamo impegnarci a ridurre.
I rifiuti urbani:
come si compongono?
La maggior parte di questi rifiuti possono essere raccolti in maniera differenziata e recuperati per singole tipologie di rifiuti.
Quello che non si differenzia, viene smaltito tutto insieme come “indifferenziato”.
Ogni territorio, in base alle attività presenti e alle proprie abitudini, ha una suddivisione diversa delle tipologie di rifiuti.
Nel grafico qui accanto vi presentiamo la suddivisione dei rifiuti urbani in Trentino e la quantità prodotta per ciascuna tipologia.
Scorrendo la pagina invece potrai approfondire le principali filiere del riciclo e comprendere come vengono gestiti e cosa diventano i nostri rifiuti.
La produzione di rifiuti urbani in Trentino (2005-2023)
La produzione complessiva pro-capite è diminuita rispetto alla media del triennio 2020-2022, passando da 1,24 kg per abitante al giorno (453 kg all’anno) a 1,19 kg al giorno (434 kg all’anno) nel 2023.
Questo calo è ancora più significativo se guardiamo ai rifiuti residui: la produzione pro-capite è scesa da 0,25 kg al giorno (92 kg all’anno) a 0,20 kg al giorno (75 kg all’anno). Un risultato importante, frutto di un impegno crescente per ridurre gli scarti non riciclabili.
La raccolta differenziata dei rifiuti urbani in Trentino (2005-2023)
Negli ultimi 20 anni, la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani è cresciuta in modo significativo, passando dal 44,9% del 2005 all’82,8% del 2023. Tra il 2022 e il 2023 si è verificato un incremento di 3 punti percentuali: la prima vera accelerazione dopo un periodo di crescita più lenta iniziato nel 2014.
Il grafico qui accanto evidenzia un altro dato importante: il Trentino continua a superare, e di gran lunga, l’obiettivo nazionale di raccolta differenziata fissato dal D.Lgs. 152/2006.
Il rifiuto organico: non uno scarto ma una risorsa!
Per favorire una vera transizione verso un’economia circolare, dobbiamo imparare a considerare il rifiuto organico non semplicemente come uno scarto, ma trattarlo come una materia prima essenziale per l’avvio di nuovi processi produttivi.
Attraverso il processo di degradazione, che avviene tradizionalmente in impianti appositi, i residui umidi del cibo provenienti dalle nostre cucine vengono recuperati e trasformati in fertilizzante organico.
Questo fertilizzante di alta qualità, grazie alla sua ricchezza di sostanza organica ed elementi nutritivi, trova impiego principalmente nell’agricoltura, migliorando i substrati per le piante ornamentali e arricchendo i terreni destinati alle coltivazioni alimentari.
Successivamente, i prodotti alimentari che finiscono sulle nostre tavole genereranno inevitabilmente nuovi scarti organici, completando così il ciclo produttivo, da rifiuto a risorsa.
È fondamentale quindi implementare una raccolta differenziata efficace di questi rifiuti, ottenendo il materiale necessario per la produzione di compost.
Le fasi della filiera dell’organico
- La raccolta differenziata: la prima fase consiste nella raccolta differenziata del rifiuto organico dai rifiuti urbani;
- Trasporto: una volta raccolto, il rifiuto organico viene trasportato ai centri di trattamento o agli impianti di compostaggio. Questo può essere fatto utilizzando veicoli appositi attrezzati per il trasporto sicuro dei materiali organici;
- Trattamento: durante questa fase, i materiali organici vengono decomposti in condizioni controllate, utilizzando l’azione di microrganismi e batteri. Questo processo può richiedere diverse settimane o mesi a seconda delle condizioni e del tipo di rifiuto organico. In particolare: se sottoposto a processi aerobici (compostaggio) richiede tempi più lunghi, se invece viene sottoposto a processi integrati (anaerobici ed aerobici) i tempi di degradazione si riducono;
- Maturazione, raffinazione e vagliatura: dopo il trattamento iniziale, il compost prodotto passa attraverso una fase di maturazione. Durante questo periodo, il compost viene lasciato riposare e stabilizzarsi, permettendo ai nutrienti di essere completamente disponibili per le piante e garantendo la sicurezza sanitaria del prodotto finale;
- Utilizzo: Una volta completate le fasi di trattamento e maturazione, il compost può essere utilizzato come fertilizzante organico per migliorare la fertilità del suolo in agricoltura, giardinaggio e paesaggistica.
L’organico in Trentino
Secondo gli ultimi dati del 2023, la quantità annuale di rifiuto organico raccolto è pari a circa 55.200 tonnellate (circa 100 kg/ab). L’82% viene recuperato in impianti presenti sul territorio provinciale, il restante 18% viene trattato in impianti fuori provincia.
Dalle analisi merceologiche sul rifiuto residuo che giunge in discarica, risulta ancora elevata la percentuale di rifiuto organico presente. Viceversa, le analisi merceologiche sul rifiuto organico raccolto, mostrano come siano presenti consistenti frazioni di scarto (ad es. plastica, inerti, metallo, etc…).
Ciò significa che possiamo fare ancora molto per migliorare ulteriormente la raccolta di questa tipologia di rifiuto.
Produzione di rifiuto organico in Trentino – dato annuo
55.200 tonellate
Cosa diventa
Compost per fertilizzare, biogas per la produzione di energia
Il riciclo della carta:
un viaggio più che mai necessario
La carta ha una storia lunghissima. E’ iniziata circa 2.000 anni fa quando in Cina venne scoperta la tecnologia per fabbricare la carta partendo dalla corteccia degli alberi. Da allora è passato molto tempo, ma ancora oggi questo materiale rimane uno dei più utilizzati al mondo nella produzione di imballaggi per il trasporto e la conservazione di oggetti e alimenti. Grazie alla sua comodità, economicità e il suo ridotto impatto ambientale risulta essere una delle soluzioni più ecologiche a nostra disposizione, ma la sua produzione necessita di diverse risorse naturali (legno, acqua ed energia). Per questo è importante separare carta e cartone e conferirli correttamente, così da garantire il recupero di queste risorse.
Le fasi della filiera della carta
- La raccolta differenziata:
dopo essere stati utilizzati carta e cartone vengono conferiti dai cittadini nell’apposito contenitore. Questo materiale viene quindi preso in carico dal gestore del servizio di raccolta del territorio; - La selezione:
trasportati in appositi impianti di gestione dei rifiuti, vengono privati delle “impurità” presenti (come plastica, bioplastica, metalli) e resi idonei al successivo processo di riciclo; - In cartiera:
il materiale viene spappolato e disciolto in un impasto prevalentemente acquoso che, dopo un lungo percorso di separazione delle impurità, ridiventa nuova carta; - Nuova materia prima:
ora la carta riciclata è pronta per la sua nuova vita.
La carta in Trentino
La quantità annuale raccolta è pari a circa 39.900 tonnellate, delle quali il 67,5% sono rifiuti di carta e cartone, mentre il restante 32,5% sono imballaggi (dati 2023).
Il materiale viene raccolto in diversi punti di stoccaggio presenti nel territorio provinciale e poi viene recuperato in 4 impianti dislocati in Trentino, in grado di coprire l’intero fabbisogno provinciale.
Tuttavia il 10% dei rifiuti raccolti viene trattato fuori provincia.
Carta raccolta in Trentino – dato annuo
39.900 tonnellate
Cosa diventa
Libri, riviste, quaderni, block-notes, agende, post-it, album di fotografie, bobine asciugatutto, buste e sacchetti vari, cartoncini
Vetro: una filiera circolare e virtuosa
Le origini del vetro risalgono a oltre 4.000 anni fa quando, durante l’epoca fenicia, iniziarono le prime lavorazioni dei blocchi di salnitro mescolati a sabbia. Oggi il vetro rappresenta uno dei materiali più diffusi per la produzione di imballaggi, grazie alla sua capacità di conservare i cibi in modo ottimale, mantenendone intatti odori e sapori, e alla sua trasparenza ineguagliabile, che permette un controllo preciso del contenuto.
Una caratteristica fondamentale del vetro è la sua riciclabilità infinita, senza alcuna perdita di materia o qualità. Pertanto, il vetro può essere considerato un “materiale permanente” che si presta perfettamente al concetto di economia circolare.
Il riciclo del vetro consente di:
- Risparmiare energia utilizzando rottami di vetro al posto delle materie prime vergini, riducendo così il consumo complessivo di energia nel processo di produzione;
- Ridurre le emissioni di CO2: minor energia corrisponde a minor carburante da utilizzare per le trasformazioni chimiche durante il processo di produzione del vetro riciclato;
- Preservare le risorse naturali, in quanto il riciclo del vetro promuove una filiera virtuosa che riduce la necessità di estrazione di nuove materie prime.
La filiera del riciclo del vetro
- La raccolta differenziata:
il processo inizia con la raccolta del vetro da parte degli utenti; - Separazione e classificazione:
una volta raccolto, il vetro viene trasportato ai centri di separazione, dove viene classificato in base al colore (ad esempio, vetro trasparente, verde o marrone) e alla tipologia (bottiglie, barattoli, etc.); - Pulizia e triturazione:
a questo punto il vetro viene pulito per rimuovere eventuali contaminanti (ad esempio cristallo e ceramiche) e successivamente triturato in piccoli frammenti; - Fusione:
i frammenti vengono quindi fusi a temperature elevate (1.600 C°) in forni specializzati. Durante questo processo, il vetro fuso diventa liquido e può essere modellato in forme diverse per creare nuovi prodotti.
Il vetro in Trentino
Il vetro raccolto attraverso la raccolta differenziata è pari a circa 27.700 tonnellate (dato 2023) . Quasi il 99% dei rifiuti sono costituiti da imballaggi in vetro che, dopo essere mandati a selezione nelle piattaforme del COnsorzio REcupero VEtro, vengono recuperati in impianti fuori provincia. Anche il restante 1% viene trattato in impianti fuori dal nostro territorio.
Vetro raccolto in Trentino – dato annuo
27.700 tonnellate
Cosa diventa
Nuove bottiglie e vasetti in vetro
Gli imballaggi in plastica: un riciclo prezioso per l’ambiente
La plastica è un materiale relativamente moderno. La sua storia inizia nel XIX secolo con la nascita e lo sviluppo dell’industria chimica e i primi studi sui polimeri. Da allora la plastica ha vissuto una storia di grandi successi: grazie alla sua versatilità, igienicità e durevolezza, si è imposta come materiale principe per la produzione di oggetti di uso quotidiano, imballaggi e beni altamente tecnologici. Proprio perché non è creata dalla natura, la plastica non trova posto nel nostro ecosistema e presenta tempi di degradazione molto lunghi (ad esempio, una bottiglia di plastica impiega circa 450 anni per degradarsi). È fondamentale, quindi, gestire correttamente questo materiale per evitare che venga abbandonato nell’ambiente e farlo invece entrare nella filiera del riciclo dandogli così “una seconda vita”.
Per approfondimenti visita il sito COREPLA.
Le fasi della filiera della plastica
- La raccolta differenziata:
conferimento degli imballaggi in plastica nell’apposito contenitore da parte degli utenti; - Separazione e classificazione:
dopo la raccolta, viene trasportata a impianti di separazione, dove viene classificata in base al tipo e al colore (i diversi tipi di plastica richiedono trattamenti specifici durante il riciclo); - Pulizia e triturazione:
le plastiche vengono pulite per rimuovere eventuali contaminanti e successivamente triturate in piccoli pezzi; - Fusione e granulazione:
i pezzi di plastica triturati vengono fusi e trasformati in granuli o pellets. Questi granuli sono il materiale base per la produzione di nuovi prodotti in plastica; - Produzione di nuovi prodotti:
i granuli di plastica riciclata vengono utilizzati per produrre una vasta gamma di nuovi prodotti, da utilizzare nei settori industriali e di consumo.
La plastica in Trentino
I rifiuti in plastica intercettati complessivamente grazie alla raccolta differenziata sono pari a circa 22.700 tonnellate, suddivise principalmente in plastica di provenienza domestica per il 42,7% e in imballaggi in plastica per il 51,15% (dato 2023).
Questi rifiuti vengono raccolti in diversi impianti dislocati sul territorio provinciale per poi essere recuperati nei 3 impianti trentini dedicati al riciclo di questo materiale.
Nonostante l’impiantistica provinciale copra ampiamente i quantitativi prodotti, gran parte della plastica prodotta viene recuperata fuori provincia.
Plastica raccolta in Trentino – dato annuo
22.700 tonnellate
Cosa diventa
Bottiglie, contenitori, tessuti, mobili, giocattoli, nastri adesivi, sacchi per l’immondizia
Da metallo a metallo: un ciclo infinito!
La storia del metallo risale a millenni fa, quando le antiche civiltà scoprirono i primi processi di estrazione e lavorazione dei minerali metallici. Questi materiali hanno rivoluzionato le società, consentendo lo sviluppo di nuove tecnologie e strutture che hanno plasmato il corso della storia umana. Tuttavia, l’estrazione di materie prime metalliche comporta un impatto significativo sull’ambiente, con elevate emissioni di CO2 e consumo di risorse naturali.
In risposta a questa sfida, la filiera del riciclo del metallo è emersa come un’importante soluzione sostenibile. Riciclare il metallo non solo riduce la necessità di estrarre nuove risorse, ma anche il consumo energetico e le emissioni di CO2 associate alla produzione di metallo vergine.
Tutte le tipologie di imballaggi in acciaio sono totalmente riciclabili al 100%, poiché costituiti da un metallo riciclabile all’infinito. L’effettivo riciclo dipende quindi solo dalla nostra attenzione a separare i metalli dagli altri materiali e dalle corrette modalità di raccolta e recupero.
Le fasi della filiera dei metalli
- La raccolta differenziata:
i metalli da riciclare vengono raccolti da varie fonti, tra cui scarti industriali, rottami di produzione, apparecchiature elettroniche dismesse e rottami domestici; - Separazione e classificazione:
i metalli vengono separati in base al tipo (ferrosi o non ferrosi) e alla composizione. Questa fase può coinvolgere tecniche di separazione magnetica, vagliatura, flottazione e altre tecnologie per ottenere una separazione efficace; - Triturazione e fusione:
in seguito vengono triturati in piccoli pezzi per facilitare il successivo processo di fusione. Quest’ultimo avviene a temperature elevate in un forno per separare eventuali impurità e ottenere lingotti o blocchi di metallo puro; - Formatura:
il metallo riciclato può essere quindi modellato in diverse forme tramite stampaggio, laminazione o altre tecniche di formatura con le quali creare nuovi oggetti.
I metalli in Trentino
La quantità annuale raccolta è pari a circa 5.000 tonnellate, delle quali l’86% sono rifiuti metallici di provenienza domestica, il 3,4% sono imballaggi e tutto il resto di provenienza varia (dati 2023). Tutti questi rifiuti vengono gestiti negli impianti presenti sul territorio provinciale.
Metalli raccolti in Trentino – dato annuo
5.000 tonnellate
Cosa diventa
Chiodi, fioriere, panchine, rastrelliere per biciclette, ponti, navi, edifici, automobili, tubi, lamiere
I RAEE: una miniera di metalli preziosi!
I rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), sono tutti quegli oggetti che per funzionare dipendono dalla corrente elettrica, collegati alla rete oppure alimentati da pile e batterie di cui ci si vuole liberare perché non più funzionanti o obsoleti.
È davvero molto importante raccoglierli in modo differenziato per diversi motivi. Questi rifiuti, se smaltiti impropriamente, possono rilasciare sostanze nocive nell’ambiente, compromettendo la salute umana e l’ecosistema circostante. Tuttavia, c’è un altro aspetto da considerare: all’interno di questi dispositivi si trovano terre rare, risorse preziose e limitate, che possono essere recuperate e riciclate per la produzione di nuove apparecchiature.
Prima di decidere di sostituire un’apparecchiatura elettrica o elettronica, verifica sempre se c’è la possibilità di ripararla e riutilizzarla. Nel 2024 l’Unione Europea ha approvato una nuova Direttiva per favorire la diffusione tra gli stati membri del “diritto alla riparazione”, con l’obiettivo di imporre ai produttori la riparabilità delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, incoraggiando i consumatori a prolungare il ciclo di vita di un prodotto attraverso la sua riparazione, con conseguente risparmio di risorse e riduzione dei rifiuti.
Come riciclare i RAEE?
- Centro di raccolta: puoi consegnare gratuitamente i RAEE presso il tuo Centro di Raccolta. Verifica orari e modalità di consegna sul sito del tuo gestore;
- Ritiro a domicilio: per i RAEE ingombranti (lavatrici, frigoriferi..) richiedi il servizio di ritiro a domicilio. Verifica nel tuo Comune se è attivo, costi e modalità di prenotazione;
- 1 contro 1: se devi comprare una nuova apparecchiatura elettrica ed elettronica puoi portare quella vecchia al tuo negoziante che la ritirerà gratuitamente;
- 1 contro 0: nel caso di RAEE di dimensioni inferiori ai 25 cm (per lato maggiore), è possibile consegnarli presso i punti vendita di grandi dimensioni (ovvero con superfici dedicate alla vendita di apparecchiature elettriche ed elettroniche superiori ai 400 mq). Il servizio è facoltativo per i punti vendita con superfici inferiori.
I RAEE in Trentino
Come riportato nel 5° aggiornamento del Piano provinciale di gestione dei rifiuti, la raccolta dei RAEE in Trentino viene effettuata tramite una specifica rete dedicata.
Nel 2023 sono state raccolte 4.790 tonnellate di RAEE, pari a circa 8,9 kg/abitante residente, valore decisamente più alto rispetto a quello medio nazionale (6,2 kg/abitante).
L’85% di questi rifiuti viene intercettato attraverso i centri di raccolta comunali, il restante 15% viene raccolto tramite i cosiddetti “luoghi di raggruppamento della distribuzione”, situati perlopiù presso i rivenditori di apparecchi elettrici ed elettronici che ritirano i rifiuti elettronici non più funzionanti riconsegnati dai consumatori.
Consulta l’elenco completo dei rivenditori autorizzati presenti in Trentino su www.cdcraee.it.
RAEE raccolti in Trentino (2023)
4.790 tonnellate
Cosa diventano
Materiali ferrosi, terre rare, componenti plastici e vetro vengono separati per poter essere recuperati come nuova materia prima.
Gli ingombranti: il loro posto è il Centro di Raccolta!
I rifiuti ingombranti sono quei rifiuti, simili per natura e composizione ai rifiuti domestici, che singolarmente non
entrano nel cassonetto da 120 lt, che abbiano quindi dimensioni superiori a 480 mm x 540 mm x 940 mm, e che non necessitano di essere smontati con alcuno strumento di lavoro (ad es: materassi, ombrelloni, divani, poltrone, etc…).
Non sono rifiuti ingombranti: materassi del salto in alto, scarponi da sci, servizi di piatti, box doccia, porte, finestre,
rifiuti contenuti in sacchi di grandi dimensioni, etc..
I rifiuti ingombranti vengono raccolti in maniera differenziata e accettati nei Centri di Raccolta se provenienti da utenze domestiche (nel limite previsto da ciascun Gestore).
In caso contrario dovranno essere portati ai Centri
Integrati.
I rifiuti ingombranti in Trentino
I rifiuti ingombranti, negli anni 2012-2021, sono stati prodotti con un valore medio provinciale pari a 8.760 ton/a. La produzione maggiore proviene dalla Vallagarina, Giudicarie e Comune di Trento.
Fino al 2023 quasi tutta questa frazione di rifiuti veniva smaltita in discarica insieme al rifiuto indifferenziato. Con la chiusura delle discariche provinciali, è stata portata tutta a recupero energetico fuori provincia.
Nel 2023 si è registrato un notevole calo della sua produzione, dovuto principalmente alle difficoltà nell’espletamento delle gare pubbliche per l’impianto di destino e quindi alle limitazioni date ai Gestori e alla
popolazione nella produzione di tali tipologie di rifiuto.
Ingombranti raccolti in Trentino (dato medio 2012-2021)
8.760 tonnellate/anno