Cos’è il riuso?
E’ un concetto piuttosto semplice ma molto potente: si tratta di prendere un oggetto o un materiale e dargli una nuova vita, sia per lo stesso scopo per cui è stato creato, sia per uno completamente diverso.
Riutilizzare significa ridurre. Il riuso, infatti, è uno dei modi migliori per ridurre la quantità di rifiuti prodotta ogni giorno nelle nostre case che devono essere smaltiti attraverso le filiere del riciclo o, se non riciclabili, finiscono nel rifiuto indifferenziato, con tutti i problemi di smaltimento legati a questa tipologia di rifiuto.
Non molto tempo fa, la riparazione era uno stile di vita. Rammendare un buco in un calzino o uno strappo in una camicia era la cosa più ovvia; era parte di una mentalità di “arrangiarsi e riparare”, di valorizzare i propri beni e assicurarsi che le cose durassero in modo che potessero essere tramandate alla generazione successiva.
Oggi viviamo in una società dal “consumo veloce” in cui l’acquisto e lo smaltimento rapido degli oggetti sono diventati uno stile di vita. L’usa e getta ha sostituito il riuso, contribuendo all’aumento dei rifiuti e all’impatto ambientale negativo.
E’ importante quindi recuperare e promuovere la “cultura del riutilizzo” per costruire un modello di economia e di società circolare.
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I vantaggi del riuso
Il riuso è sempre preferibile al riciclo per un motivo semplice: mentre il riciclo richiede una serie di processi trasformativi, con l’impiego di macchinari e costi associati, il riuso può avvenire con un semplice passaggio di proprietà dell’oggetto.
La “cultura del riuso”:
- Riduce l’uso di materie prime e la necessità di estrarle o produrle nuovamente
- Prolunga la durata dei beni attraverso la condivisione e il passaggio di proprietà
- Incentiva la produzione di oggetti facilmente smontabili e differenziabili
- Permette l’emergere di nuove forme di mercato e app per oggetti usati
- Favorisce la diminuzione dei rifiuti e dell’inquinamento
- Consente una minore emissione di gas serra, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico
- Riduce i consumi energetici.
PERCHÈ NON RIPARARE, INVECE CHE BUTTARE?
Purtroppo oggigiorno “riparare” è un verbo che viene declinato sempre meno spesso. La causa di ciò è soprattutto l’attuale sistema industriale e commerciale che, con lo scopo di aumentare sempre più le vendite, propone beni sempre meno durevoli o addirittura “usa e getta”.
Ma molti degli oggetti che consideriamo rotti sono invece riparabili: la borsa con la cerniera inceppata può essere riparata, gli elettrodomestici molto spesso possono essere riparati sostituendone qualche pezzo, ecc. Imparare ad aggiustare e a fare una corretta manutenzione degli oggetti permette di risparmiare importanti risorse, di ridurre i rifiuti, ma anche di risparmiare denaro e di imparare l’arte del “fai da te”.
Il potere è nelle nostre mani! Invece di buttare via e sostituire, ripara le tue cose e mostra loro il rispetto che meritano!
REGALARE E SCAMBIARE: RENDE FELICI TE E L’AMBIENTE
Un altro modo per evitare di buttare un oggetto inutilizzato è quello di donarlo o scambiarlo con qualcuno. Hai a disposizione tantissime opzioni per dare una seconda vita alle tue cose:
- Donale ai negozi di beneficenza locali
- Regalale ad amici, familiari e colleghi
- Organizza un evento di scambio con amici o familiari
- Vendi le tue cose o regalale gratuitamente on-line. Hai a disposizione decine di piattaforme e APP che ti aiutano a non buttare gli oggetti che non ti servono più
- Se hai voglia di apprendere una nuova abilità, prova invece l’upcycling, il riciclo creativo, con il quale creare da materiali di scarto nuovi prodotti di maggior qualità. Ci sono tonnellate di tutorial su YouTube!
- Scambia o regala i libri che hai già letto e non usi più. E ricorda che prima di acquistarne uno puoi passare nella biblioteca del tuo Comune per noleggiare il libro che ti interessa
- La tecnologia ricondizionata è già realtà: sono sempre più frequenti i negozi che vendono smartphone, PC, televisori, lavatrici ed altri elettrodomestici ricondizionati, cioè apparecchi elettronici restituiti dal consumatore per piccoli difetti, che vengono riparati e aggiornati da professionisti per essere reimmessi sul mercato a un prezzo inferiore
Il decalogo del “Buon RIutilizzatore”
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