Un rifiuto da ridurre al minimo

L’indifferenziato rappresenta la parte di rifiuto urbano residuale che non viene raccolto alla fonte in maniera differenziata. Ridurlo è cruciale per mitigare l’impatto ambientale negativo dei rifiuti.
La raccolta differenziata è fondamentale per contenere questa frazione di rifiuto: dobbiamo cercare di dare una seconda vita a tutto ciò che è possibile riciclare.
Inevitabilmente però c’è una parte di ciò che buttiamo che non può finire nelle filiere del riciclo. Si tratta di materiali che per le loro caratteristiche e composizione chimica non possono essere sfruttati come materie prime seconde per la creazione di nuovi prodotti.
Quando non è più possibile recuperare materia dai rifiuti, questi possono ancora diventare delle risorse di energia. Prima di avviarli a discarica è quindi possibile utilizzarli per il recupero energetico.

Le possibili forme di recupero dell’indifferenziato

Le modalità di recupero del rifiuto indifferenziato non riciclabile variano a seconda dei metodi e delle tecnologie utilizzate, ma possono includere:

  1. Combustione o termovalorizzazione:
    il rifiuto indifferenziato può essere bruciato in impianti di incenerimento per la produzione di energia termica. Durante questo processo, il calore generato può essere utilizzato per produrre elettricità o per il riscaldamento urbano.
  2. Gassificazione e pirolisi: il rifiuto indifferenziato può essere convertito in un gas combustibile, tramite rispettivamente un’ossidazione parziale o in totale assenza di ossigeno. Il gas prodotto, dopo essere stato ripulito, può essere utilizzato per la produzione di energia, idrogeno o prodotti chimici.
  3. Altre tecnologie più complesse (es. gas al plasma) che rompono le molecole del rifiuto utilizzando temperature elevatissime con impianti molto complessi e di elevato grado gestionale.
  • Inceneritore

    PROCESSO

    Inceneritore
    processo di combustione dei rifiuti

    SCARTO

    Ceneri e fumi depurati
    derivanti dal processo di produzione

    RECUPERO ENERGETICO

    Nullo

  • Termovalorizzatore

    PROCESSO

    Termovalorizzatore
    processo di combustione dei rifiuti

    SCARTO

    Ceneri e fumi depurati
    derivanti dal processo di produzione

    RECUPERO ENERGETICO

    Energia elettrica ed energia termica
    per il riscaldamento delle utenze nei pressi dell’impianto mediante una rete di teleriscaldamento

  • Gassificatore

    PROCESSO

    Gassificatore
    trasformazione dei rifiuti in gas mediante alte temperature (800-1.200°C) e basso tenore di ossigeno (no combustione)

    SCARTO

    Scorie e syngas (gas di sintesi)
    quest’ultimo utilizzato per la produzione di energia

    RECUPERO ENERGETICO

    • Massimo
    • Energia elettrica e/o termica (calore)
    • Idrogeno
    • Biocombustibili (metanolo, etanolo, dimetiletere) da utilizzare come additivi delle benzine
  • Gassificatore Al Plasma

    PROCESSO

    Gassificatore al plasma
    processo con torcia al plasma a temperatura altissima (6000°C)

    SCARTO

    Syngas e scorie verificate non pericolose
    costi di gestione altissimi

    RECUPERO ENERGETICO

    In funzione del recupero del syngas

Ogni tecnologia ha i suoi residui di trattamento e i suoi impatti. La scelta giusta dipende principalmente dal tipo di rifiuto da trattare e da cosa voler produrre da esso.

Tieni presente che tutti i rifiuti del trattamento e la parte residuale che non può essere recuperata, deve essere smaltita in discariche appositamente progettate per limitare l’inquinamento ambientale e per ridurre al minimo l’impatto sulla salute pubblica.
Anche la gestione in discarica però produce impatti ambientali.
Forse non tutti sanno che le discariche producono un liquido altamente inquinante (percolato) che se non correttamente gestito può inquinare le nostre riserve di acqua sotterranea. Inoltre le discariche producono un gas (biogas), costituito da una gran quantità di metano (gas climalterante) che deve essere anch’esso correttamente gestito e bruciato in maniera controllata, per non creare inquinamento atmosferico e/o essere causa di incendi.

Per quanto siamo abituati a vedere e convivere con le nostre discariche, ai fini della salvaguardia dell’ambiente e in coerenza con la normativa europea e nazionale, non è più sostenibile smaltire tutto il rifiuto in discarica (come si faceva fino a qualche anno fa). Dobbiamo quindi impegnarci per recuperare il più possibile dai rifiuti che produciamo, perché anche se non ci servono più, possiamo ricavarne ancora tanto valore.

L’indifferenziato in Trentino?*

Sono raccolte in media circa 46.500 tonnellate di rifiuto indifferenziato non riciclabile, corrispondente a circa il 17% del rifiuto urbano prodotto in Trentino. In altre parole, un rifiuto su 5 che produciamo non viene riciclato.
Circa il 25% dell’indifferenziato viene trasportato presso il termovalorizzatore di Bolzano, mentre il restante quantitativo viene portato in altri impianti di incenerimento presenti fuori Regione. La loro gestione risulta ogni anno sempre più costosa, a causa del continuo aumento di prezzo di questi impianti.
È pertanto cruciale un impegno collettivo per potenziare la raccolta differenziata e ridurre questa tipologia di rifiuti: sia per diminuire l’impatto economico sia per migliorare l’impatto ambientale.

Rifiuto indifferenziato non riciclabile raccolto in Trentino – dato annuo

46.500 tonnellate

Raccolta differenziata
Provincia di Trento

82,8%

* dati 2023

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